Posted maggio 2, 2005 by

Radio Maria Pia

Tarda mattinata. Mio padre rincasa dal consueto giro in bici da corsa (quando dico che siamo brianzoli mica scherzo), saluta mia mamma poi sale a farsi una doccia. I miei abitano in un appartamento a due piani dove tutte le attività quotidiane sono relegate al piano di sopra, mentre il piano di sotto è una specie di mausoleo inaccessibile, fatta eccezione per la cucina.
Prima di infilarsi sotto il getto d’acqua mio padre accende la radio, sulla frequenza, ahimè, di Radio Padania. In quell’orario particolare ci sono ospiti in studio i Legnanesi, storico gruppo teatrale che recita in dialetto milanese, in cui i personaggi principali, la Teresa e la Mabilia, sono interpretati da due uomini. Il tutto all’insaputa di Buttiglione.
A parte questo, i Legnanesi sono una delle grandi passioni di mia madre (tra le altre segnaliamo Julio Iglesias e il Viakal) e così mio padre le dà una voce affacciandosi al buco della scala a chiocciola.

Maria, piza la radio ca gh’in i Legnanés!
Maria, accendi la radio che ci sono i Legnanesi.
Poi rientra in bagno e inizia a lavarsi. La trasmissione prevede qualche sketch, canzoni in dialetto e telefonate da casa.
Appunto.

Pronto, chi abbiamo in linea?
Sono Maria Pia, di Desio. Teresa, fam i auguri ch’incò in quarantacinqu’an ca sun spusada!
Teresa, fammi gli auguri che oggi sono quarantacinque anni che sono sposata.
(avevo scritto “spostata” e quasi quasi volevo lasciarlo)
Oh complimenti! Auguri! Allora dedichiamo una bella canzone a questa coppia, la coppia più bella del mondo. Poi ci risentiamo per farvi ancora gli auguri.
Segue canzone in dialetto.
Mio padre sta ascoltando, ma non si rende ancora conto che dalla radio esce proprio la voce di mia madre.
Torniamo in diretta.

Allora Maria Pia, ancora tanti auguri. Venite a trovarci tu e tuo marito, allo spettacolo di domani sera a Cantù. Adesso ti salutiamo, vuoi dire ancora qualcosa?
Sì, Romualdo, finìs da fa’ la docia e vegn giò ca ghè prunt da mangià.

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  • Author: severine
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  1. Zu commented:

    Di’ un po’, tua madre sarebbe libera per il 12 giugno? Le proporrei di unirsi alla pazziata

  2. sasukefujico commented:

    però hai dimenticato la traduzione dell’ultima frase, non tutti conosciamo il veneto. (perdona la precisione, d’altronde sono uno scrittore).

  3. severine commented:

    Eddai, vi ho tradotto ben due frasi. La stele di rosetta l’hanno decifrata con molto meno.

  4. al3sim commented:

    …ma non è veneto. Bel modo di usare la radio, comunque.

  5. Q.lla commented:

    “Il tutto all’insaputa di Buttiglione” m’ha steso 🙂

    Propri ‘na bela roba, questa.

  6. manuelcalavera commented:

    veneto?

    ad ogni modo, quante palate di cassöla ha ingurgitato in questi giorni, mamoiselle?

  7. sasukefujico commented:

    Scusate, non parlo dialetti, io: sono uno scrittore.

  8. soundbank commented:

    cara, è stato un piacere conoscerti.

    per contrappasso posso solo dire che la mia nonna è stata una delle colonne portanti del palinsesto delle 14 di radio antenna emigrante.

    baci.

  9. collegues commented:

    ciao severine. spero che noncicapisco si sia comportato da galantuomo sula strada del ritorno.

  10. severine commented:

    Ciao cari dj-con-la-catena e 2/3 di collegues,

    è stato bello incontrarvi, ma non preoccupatevi: io e nonci abbiamo “messo le cose in chiaro” molto tempo fa (questa però fatevela spiegare da lui, se se la ricorda). Baci

  11. gurb commented:

    :-))

    Gurb

  12. Squonk commented:

    Giuri che è tutto vero. Se lo è, chieda un autografo alla signora mamma.

  13. severine commented:

    Se mai dovesse venire a sapere che qui si parla di lei in termini lusinghieri sarebbe la fine. Dopo bisognerebbe abbatterla.

  14. manuelcalavera commented:

    e seppellirla nella polenta taragna.

  15. Effe commented:

    ” e poi volevo salutare tutti tutti, e i particolare tutti quelli che mi conoscono”

    Certo che voi di RadioSéverine ve li sognate, ascoltatori come questi (e ascoltatori in generale, dico).

    Sarebbe stato magnifico se mammà avesse chiesto al babbo se preferiva spaghetti o fusilli, con conseguente telefonata di riscontro dell’amato genitore.

  16. utente anonimo commented:

    gran bel post. soprattutto perché finalmente ho imparato come si scrive schec.

  17. severine commented:

    e poi, se vogliamo dirla tutta, sei sempre stato un ammiratore della mamma, fin dai tempi del giro d’italia.

  18. utente anonimo commented:

    Squonk, non c’e’ dubbio che sia tutto vero. La Maria Pia ci ha dimostrato ben altro, in passato. Bab.