Il Partigiano Johnny Rotten
A diciassette anni facevo a brandelli completi da uomo e li riattaccavo con le spille da balia. E quando uscivo così conciato prendevo pure un fracco di botte.
Londra, anni cinquanta e rotti. Un bambino cresce in uno squallido tugurio prendendosi cura dei fratelli più piccoli, perché il padre lavora giorno e notte e la mamma è molto malata. A sette anni il piccolo Johnny si ammala di meningite e rimane in ospedale per un anno intero. Lo cacciano da scuola perché non si può permettere degli abiti decenti e anche perché lui è, per così dire, più creativo degli altri studenti. Poi cresce e comincia la sua battaglia contro la monarchia e la musica da pub. Sembra Dickens e invece è l’alba del punk. In questa favola la strega si chiama Vivienne Westwood e litiga con il mago McLaren per il controllo del giovane Johnny, i fratellastri si chiamano Paul e Steve e Cenerentola è una certa Chrissie Hynde. Il lieto fine non c’è, perché è chiaro fin dall’inizio che andrà tutto a farsi fottere.
[Nella colonna a sinistra, ancora per poco perché ho intenzione di finirlo in fretta, il libro di cui si parla]
Hey Hey, My My.
Il blog è carino,ma… il tuo libro di che parla???
Se vuoi, passa da me a fammi sapere cosa ne pensi…
Flic floc… Tu lo stai leggendo, io lo ascoltavo nel weekend!
Adoro “This is not a love song” dei PIL. Mi piaciono anche la ripresa de “My Way” (Comme d’habitude, una canzone francese e non americana come lo pensano in tanti 😉 quando era con i “Sex Pistols” e certo “God Save the Queen”. Ascoltare quella musica mi permette di non “invecchiare” 😉
Ok… chisséné francesina! 🙂
cktc
violetto: Cosa ne penso di cosa, del mio libro? Penso che non è più in commercio.
cktc: Comme d’habitude è l’unico caso di canzone originale francese che sembra clonata dalla versione inglese e invece è vera.
però “La banda dei brocchi” di J. Coe racconta una storia parallela con più umorismo, umanità, storia e meno stilosa tragedia artefatta e romantica formato magazine patinato – come poi il punk è diventato. Se si volesse affermare “in stil punk” si potrebbe dire che alla lunga infatti abbiamo capito che il punk modello sex pistols ha lasciato in eredità la moda dell’ombretto colato apposta e il luogo comune che kate moss è figa e poche altre cose trascurabili – ma lo dico per giocare a provocare, ovviamente è stato anche altro.
Per risponderti dovrei studiare un po’ di più. Posso solo dirti che La banda dei brocchi è un romanzo, mentre la storia di J. Lydon, per quanto la sua versione possa essere giudicata faziosa, è tragicamente vera.
ciao severina,
in qualità di devoto del tuo sito segnaloti http://www.ideificio.com
una voce da dentro che se ne viene fuori.
ringrazioti
salutoti.
Non è una biografia di Lydon ma è un video-documento che descrive bene bene la vera storia dei Pistols, della strega cattiva e di Re Mida McLaren.
Si intitola “The Great Rock&Roll Swindle”. Acquistatarlo, scaricarlo.
Acquistatarlo?
kabirbaby: Li conosco, o meglio, conosco il sito e Mauro Mercatanti l’ho visto suonare una volta e ho il suo cd (in altre parole, sono quasi una sua fan) 🙂
ostia!
allora sappi che la cosa è reciproca.
firmato:
un fan molto cool
Tipo che anche lui è quasi un mio fan?
Son passato.
Ero presente.
Indicativamente, a quali condizioni vi congiungereste?
(non è imperativo che sia per sempre, l’infinito è remoto per l’imperfetto genere umano)
E’ qui che si spacca tutto?