Posted luglio 12, 2008 by

Essere donna oggi, sabato 12 luglio



Sono una donna emancipata. Sono una donna indipendente. Sono anche partita per le vacanze da sola, quando ero single. Chi dice allora che non posso caricarmi in macchina gatto e Bambino e portarmeli entrambi dal veterinario? Certo, la gabbietta completa di gatto pesa e nei pressi dell’ambulatorio non sempre si trova parcheggio, ma io ho dato a Bambino delle semplici, precise, istruzioni: si cammina vicino alla mamma e non si sta in braccio, perché la mamma avrà le mani occupate. Eh! risponde lui, come dire, ci mancherebbe.

Il parcheggio lo trovo subito, ma talmente incastrato tra altre due auto che per far scendere tutti devo ripassare mentalmente la storia della capra e del cavolo. Dunque, scendo io dalla parte del passeggero, apro la portiera posteriore, rimango incastrata tra le due, la richiudo, tiro fuori il gatto, sposto la macchina un po’ più avanti, faccio scendere Bambino, devo rispostare la macchina, non mi fido a lasciarli tutti e due giù mentre lo faccio, rimetto Bambino in macchina ma davanti, riparcheggio, riscendo dal lato passeggero, tiro giù Bambino, faccio l’appello. Possiamo andare.

Non siamo molto lontani e con la gabbia da una parte e Bambino diligentemente per mano dall’altra sono veramente due passi. Infatti, dopo due passi lui si ferma. Lo guardo, Cosa c’è?

Basscio! e mi tende le braccine burrose.
Non se ne parla neanche, te l’avevo detto che la mamma non avrebbe potuto prenderti in braccio e poi guarda siamo praticamente arrivati.

Fa spallucce (ma la imparano all’asilo tutta questa gestualità?) e si rimette a camminare. Lui perlomeno ci ha provato.


Entriamo nell’ambulatorio. Confido nell’aspetto da fatina della veterinaria perché Bambino non si spaventi a causa dell’ambiente un po’ medico-inquietante. Invece rimane sulle sue, ma poco, poi comincia a prendere confidenza e, quando veramente capisce che a lui non accadrà niente di spaventoso, a fare lo sbruffone col gatto.

Nel frattempo ho intrapreso con la dottoressa, che conosco dai tempi delle medie, una piacevole conversazione sull’essere madri, scoprendo che lei, tra una vaccinazione e l’altra del mio gatto, ha fatto un’altra figlia di quindici mesi.

Esatto, per me le è nata già di quindici mesi, perché non sono mai riuscita a vederla incinta, né del primo che ha tre anni, né di quest’ultima. Allora penso che le veterinarie devono avere una gestazione più breve delle altre donne, un po’ come i gatti, un paio di mesi e via; e quando il numero di figli è quello desiderato, magari prendono il maschio e lo sterilizzano.
Adesso non mi sembra il caso di inorridire, mica possono mettere un annuncio sulla macchinetta del caffè, Regalo splendidi bambini.


No, no, dico io, lui resterà figlio unico.
Come mai? mi chiede lei, fingendo peraltro di non sapere la mia età.


No, no, troppa fatica, lui è scatenato, di notte non dorme e di giorno è una vera peste.

Non sembrerebbe, mi dice guardandolo.

Mi volto anch’io e penso Oddio, dov’è mio figlio?

Quel bambino lì silenzioso, compostissimo, con le manine dietro la schiena come un mini-pensionato davanti a un cantiere edile non può essere lui. Mentre mi arrampico sui vetrini, spiegando che sì, adesso è così perché è intimidito, ma fin da piccolissimo è sempre stato una furia e io ho avuto la tendinite per un anno perché non stava fermo nemmeno in braccio e dovresti chiederlo al papà, ai nonni, al pediatra… lui imperterrito nella sua regale compostezza si siede su un piccolo sgabello, mani in grembo, e ci osserva ascoltando educatamente.

Ora sono un po’ terrorizzata. Se a nemmeno due anni prova così tanto gusto a contraddirmi, come minimo da grande potrebbe decidere di fare il prete o, peggio ancora, l’assicuratore.

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  1. pbeneforti commented:

    maddài, ma quel tesoruccio che sta nelle foto del post precedente?! ma si vede subito che è un angelo! sei te che sei schizzata. 😀

  2. severine commented:

    Comincio a pensarlo anch’io 🙂

  3. utente anonimo commented:

    Aspetto a gloria i tuoi post su Bambino. In realtà dovrei dire “aspettiamo” dal momento che i suddetti post vengono letti ad alta voce da me e la madre del corto con grande soddisfazione.

  4. severine commented:

    Fosse per me parlerei e scriverei solo di quello, corredando il tutto con trascrizione fedele delle canzoni che in questo periodo improvvisa a tavola o in macchina, ma poi mi si accusa di mammismo unilaterale e allora toccherà scrivere anche di viale Jenner, finché c’è.

    Omaggi alla signora.

  5. CarolineH. commented:

    Non so se ti può consolare ma mia madre si danna ancora per mio fratello che in casa è pesantissimo e fuori invece è la persona più adorabile di questo mondo. Amici, parenti e conoscenti non fanno che ripeterle quanto è bravo e quanto è bello e mia madre diventa una furia.

  6. utente anonimo commented:

    A proposito di canzoni , la top5 di persona corta che mi somiglia è:

    Badabum chacha di Marracash

    Celebrity skin delle Hole (la sua preferita da sempre)

    In Italia di Fabrifibra

    Sigla del Trenino Thomas

    DOn’t stop the music di Rihanna

    Sull’interpretazione dei testi ci vuole invece un post a parte.

  7. severine commented:

    Badabum cha cha è la preferita di Bambino!

  8. hidra commented:

    quando ci si mettono i figlioli son veramente fetenti.

    complottano per renderci ridicoli.

    e noi gli si perdona tutto! : )

  9. utente anonimo commented:

    Consiglio allora la versione ancora più baby

    http://profile.myspace.com/index.cfm?fuseaction=user.viewprofile&friendID=183622281

    Mashuppone di Padre P.Yo tra Badabum e il Ballo del Qua Qua.

    EmmeBi

  10. utente anonimo commented:

    Troppo carino questo piccolino! Non riuscirai mai a farci pensare il contrario 😉

    cktc

    (se me lo permetti: tanti bacettini sulle sue petites joues… ahhh e by the way, io adoro la foto “catwalk”)

  11. severine commented:

    Lo sai che ho una foto identica a quella di me da piccola?

    Devo cercarla, fare una scansione e postarla (ci metterò qualche anno).

  12. utente anonimo commented:

    Ho sorriso di gusto, più che altro all’idea di non essere sola contro questi esserini meravigliosi che si chiamano figli!

  13. utente anonimo commented:

    Confermo che le veterinarie hanno una gestazione di poche settimane, la nostra ha avuto un figlio tra ottobre 2007 e marzo 2008 senza che ce ne accorgessimo minimamente. Incredibile. E pesera’ 50 chili, quindi avrebbe dovuto essere evidente…

    PS: bello, il captcha qui sotto come stringa di conferma mi ha mandato fuori “cox”… il mitico Conchetta…