Posted giugno 14, 2004 by

Sabato mattina, Ospedale Maggiore. Io e la bambina ci aggiriamo per i corridoi verdolini, dove nemmeno il sole di giugno trova l’ispirazione ad entrare. Sa tutto così tanto di ospedale, inevitabile che le venga in mente di giocare a The Kingdom. Sulle prime mi oppongo, non c’è tempo, ho un appuntamento. All’uscita però la lascio fare, magari riesce pure a tirarmi un po’ su. Nell’impossibilità di recuperare un’ambulanza anni quaranta, o un’accettabile riproduzione, decide per una di quelle porte coi vetri smerigliati, con dietro lo sfarfallio leggero di un neon. Si piazza di là dal vetro (invisibile per via della statura), lascia passare qualche decina di secondi per creare la giusta tensione, poi improvvisamente picchia sul vetro con la manina ossuta e una frazione di secondo più tardi lancia un urlo agghiacciante. Da gelare il sangue, a non essere preparati. Corriamo via per i vialetti soleggiati ridendo come due dementi, mentalmente coetanee. A volte ho quasi il sospetto che sia capace di volermi bene.

as loud as hell | a ringing bell | behind my smile | it shakes my teeth | and all the while | as vampires feed | i bleed    (-5)

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3 Opinions have been expressed on “”. What is your opinion?

  1. noncicapisco commented:

    debaaaaaseeeer

  2. personalitaconfusa commented:

    controlla bene, secondo me hai fatto casino con le date e ora il biglietto per la sera degli articolo 31. (son cose.)

  3. Effe commented:

    E’ tutto frutto d’un malinteso. Quella sua compulsione a mozzar teste non significa che la bambina non sia creatura sensibile e capace di poesia.