Posted gennaio 14, 2005 by

Una Cosa Divertente Che Non Farei Mai Più (se non fossi pagata anche per questo)

(Parte seconda)
L’Hotel Omm si trova in una traversa del Passeig De Gràcia, gli Champs Elysées catalani. Al vostro ingresso, dopo venti minuti di permanenza nella porta girevole, vi sarà affidato un assistente personale per trasportare i bagagli e accompagnarvi in tutti gli spostamenti all’interno dell’edificio. Il mio è giapponese, intonato all’ambiente un po’ zen, e riesco a liberarmene solo fingendo uno svenimento in corridoio. Poi però mi accorgo che gli sono caduti dei soldi sul pavimento della stanza (per forza, continuava a trafficare con una mano in tasca), allora sono costretta a richiamarlo indietro e cercare di spiegargli che quella NON è la mancia e può anche finirla di ringraziarmi se no lo uccido e lo chiudo nell’armadio, appena capisco dov’è.
Finalmente sola. La stanza sembra progettata da un altro giapponese. Uno che si è laureato in architettura all’Università dell’Ikea. Il che potrebbe anche essere perché l’Ikea l’hanno inventata proprio i giapponesi, molti secoli fa. Solo che all’inizio si chiamava Ikebana e purtroppo si sono dimenticati di brevettarla. Il concetto però era più o meno simile al ti porti a casa i mobili a pezzi e li ricomponi secondo l’estro del momento. Poi sono arrivati gli svedesi, che il concetto l’avevano ben chiaro in testa dovendo trascorrere lunghi inverni a costruire casette con i loro famosi fiammiferi. Ma gli mancava il nome. Ikebana andava anche bene, finché qualcuno non suggerì di contrarlo un po’ perché i nomi corti si memorizzano più facilmente, come dissero i miei genitori registrandomi all’anagrafe.
L’elenco degli oggetti che potrebbero appunto essere oggetto di appropriazione indebita fa mostra di sè sullo scrittoio, corredato di prezzi. Così, Gentile Ospite, se proprio non resisti al bisogno compulsivo di portarti a casa un accappatoio dell’hotel, un apribottiglie di plastica griffato o, perché no? il televisore, non devi far altro che smerigliare un po’ la carta di credito e tutto questo potrebbe essere tuo. C’è da dire che i prezzi sono così alti che ho perfino paura a usare i cotton fioc perché non vorrei che mi dessero l’ergastolo.
La televisione è incassata nell’armadio bianco lucido. Detto così fa senso e invece è molto zen. La televisione accesa rimane incassata nell’armadio, ma presenta il vantaggio di farmi sapere che la Carrà gode di ottima salute e parla un fluente spagnolo. Mi addormento con Marzullo (che roba orrenda da rileggere) che intervista Vespa a proposito del suo libro, Storia d’Italia da Mussolini a Berlusconi. O forse è Mussolini che intervista Berlusconi sul libro Storia d’Italia da Marzullo a Vespa, un tascabile.

(continua? naaah)

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  1. stone commented:

    No…Mussolini aveva molti meno capelli…perΓ² viste le domande di Marzullo la fine potrebbe accomunarli (non Γ¨ molto amato in effetti)…

    salutoni

  2. utente anonimo commented:

    “Mi addormento con Marzullo”

    Anche io mi stavo addormentando quando sono arrivato a “Marzullo”

    πŸ™‚

    (pigio un po’ di tasti…cosi’ capisci….)

  3. jorma commented:

    severine: marzullo aiuta i sogni, o i sogni aiutano Marzullo?

  4. severine commented:

    Jorma: non so, in ogni caso va aiutato.

    Anonimo: spina πŸ™‚

  5. utente anonimo commented:

    mica e’ colpa mia se “qui dentro” parlate tutti difficile.

    πŸ™‚