Schiavi della ghiandola mammaria
Primo Comandamento dell’Allattamento:
Il latte materno è l’alimento ideale per il lattante.
Non darai altro latte all’infuori di quello.
(Organizzazione Mondiale della Sanità)
Quando si fanno le cose in buona fede, si pensa poco alle conseguenze nefaste delle nostre azioni. Sto parlando con voi, cari i miei Organizzatori Mondiali della Sanità, voi e il vostro ostinato attaccamento ai capezzoli.
Anch’io davo per scontato che l’allattamento al seno fosse sacrosanto e non riuscivo a comprendere la necessità di insistere tanto per convincere le donne a praticarlo, in fondo non è la cosa più naturale del mondo?
Poi ho capito.
Ora, non voglio certo universalizzare la mia non troppo brillante esperienza (dico così, solo perché mi sono data un tempo limite per le lamentele post partum e ormai il tempo è scaduto), ma nei rari momenti liberi, strappati al tentativo doloroso di nutrire un lattante famelico senza avere più di qualche goccia di latte ma in compenso delle ragadi da far paura; in quegli scarsi intermezzi dicevo, mi sono impegnata nella ricerca, per lo più infruttuosa, di informazioni che potessero essermi utili (leggi: far sparire il dolore), o confortarmi (leggi: succede anche ad altre donne), o magari farmi venire il latte (leggi: impossibile, perché avrei dovuto rilassarmi/riposarmi/non preoccuparmi, nonostante il suddetto famelico che strillava reclamando giustamente ciò che gli era dovuto).
Quello che ho trovato, cari Organizzatori eccetera, è a dir poco inquietante e voi, così come tutti gli operatori del settore neonatologico vostri proseliti, fareste bene a non ignorarlo.
La rete trabocca di forum intasati da neogenitori distrutti, madri che invece di dormire (e rilassarsi e farsi venire il latte) si aggrappano disperatamente alle parole di chi ci è già passato, o ci sta passando in quel momento. Così, di fianco a consigli tendenziosi di altri vostri adepti, tipo: Non smettere di attaccarlo al seno, anche ogni tre minuti, vedrai che il latte prima o poi arriva, oppure: Non dargli assolutamente il LA* perché rischi che non si attacchi mai più al capezzolo! (sicuri? neanche a trentadue anni?), ci sono gli appelli accorati di queste povere donne, senza altra colpa probabilmente che quella di essere stanche o di avere un pargolo che succhia troppo debolmente (colpa magari no, ma sensi di colpa plurimi e abnormi). Sono tre settimane che lo attacco ogni mezzora ma il latte non mi è ancora venuto, piuttosto che Il mio bambino a ogni poppata prende latte e sangue, io posso anche sopportare il dolore (Mater Dolorosa), ma a lui non farà male? Risposta mia, trattenuta: No, se non ti dispiace che poi da adolescente si aggreghi a una setta satanica.
Poi ci sono le amiche. E le amiche delle amiche. E le conoscenti delle amiche delle amiche. E le clienti della parrucchiera di mia mamma. Nessuna ne aveva mai parlato prima, ma al primo accenno sull’argomento "allattamento misto" salta fuori che non conosci quasi nessuna che sia riuscita ad allattare. A questo punto smetti anche di stupirti quando la seconda domanda** che ti fa la gente che ti incontra per strada mentre spingi la carrozzina è Ma lo allatti tu? con un misto di retorica e diffidenza. No, lo porto in Svizzera e gli lascio scegliere la mucca che preferisce.
* Latte Adattato. Se ne fate uso probabilmente dovreste essere processate per direttissima per crudeltà sui minori. E in tribunale trovereste Annamaria Franzoni e venti pedofili che vi fanno passare avanti. Talmente vietato che nei forum nemmeno lo si scrive per esteso.
NB: Il mio famelico lattante alla fine ha risolto i suoi problemi grazie a santissimi biberon pieni di famigerato LA. In quanto al conseguente, temuto, rifiuto del capezzolo, dico solo che se il latte uscisse dalla coda del gatto, lui succhierebbe anche quella.
** La prima, avendo sotto gli occhi un neonato vestito di azzurro, con in bocca un ciuccio azzurro, avvolto in una copertina azzurra, di solito è: E’ una femmina, vero?
what the hell am I doing drinking LA?
è che il galattosuga è sfavorito da un regime monopolistico e comunista. dovresti aprirti al mercato, liberalizzare.
Commentatore #1: un genio 🙂
[so che non ne può più di altrui inutili esperienze, il mio è sadismo].
Sfatiamo il mito: io allattata solo artificialmente mi sono sempre ammalata pochissimo, mia sorella l’esatto contrario (e non gliele attaccavo io). Mio figlio iperallattato tra minacce di allergologo e pediatra ora non tocca il latte normale, il che non è bello per le ossa e la crescita, e in compenso è allergico lo stesso e si ammala quanto gli altri.
Sono del parere che basta che mangino e crescano quanto devono, se vuole del buristo glielo dia, amen.
ma scusi Severine,
e un po’ di polenta -magari taragna cosi copriamo anche i latticini- e un bel grappino per ammazzare eventuali virus invernali?
Del resto in terra orobica siamo tutti venuti su cosi.
o no?
M
Sable: anch’io sono venuta su a Latte Apocrifo e nessuna allergia.
M: in effetti è abbastanza orobico anche lui.
interessante riflessione
è come nel crimine, si può vedere la vicenda dal punto di vista della vittima o dell’assassino. Dal punto di vista della tetta maciullata o da quello del bambino mal nutrito. Entrambi hanno diritti inalienabili.
Alcune amiche mi segnalano che l’ultima tendenza in fatto di mammelle è questa ( http://www.eroequipe.com/catalogo.asp?scat=10&cat=113 )
in caso non basti, si rivolga a Capezzolo, il segretario dei Nani Radicali. Nessuno tocchi la tetta.
quando ho letto questo post mi sono commossa. penso a me 10 anni fa che non riuscivo a descrivere agli altri quello che provavo…
s’immagini se non avrei saputo dirle subito come stavano le cose.
Questa sfiducia aprioristica nei confronti dei padri è riprovevole.
Al bimbo si danno quattro o cinque euro e lo si porta dal pizzicagnolo, che scelga un po’ lui
(comunque si vede, che è una femmina)
senti chi parla…
Commentatore #1
brava severine, hai fatto bene. l’ho imparato a mie spese (piu’ della allora moglie che mie per la verita’).
ciao
w
ps: giusto per inquadrare ci siamo conosciuti ieri sera … ho tre bimbe …
Certo che mi ricordo, l’eroe con le gemelle 🙂
Quando ti ritrovi una figlia adolescente in buona salute e intelligente, allattata esclusivamente con il latte artificiale, ti rendi conto di quanto le immani pippe che il mercato, le amiche (soprattutto), i sensi di colpa e compagnia bella ci massacrino inutilmente la coscienza.
Tuo figlio sarà quel che sarà con o senza allatamento materno. saluti
da babbo qual sono parlo…
Come molte cose, la questione “tetta si – tetta no” la guarderei nel suo complesso. Per essere concisi: se la tetta non è gratificante (in un modo o nell’altro) per la mamma, meglio LA.
Caso reale: donna con complesso da “tette piccole, troppo piccole” (vaglielo a spiegà che a te non te ne frega un piffero e, davvero, a te piace così….etc.): gratificatissima di avere il latte da dare da sì piccolo contenitore allatta fino a 14° mese, con gioia di ambedue.
Caso reale: donna esaurita da 2 parti a mitraglia dopo anni di (inutili) cure contro sterilità. Notti insonni: i 2 sono vispissimi 24 ore al dì. Due tette così, ma niente latte. Meglio, molto meglio LA in questo caso.
Ciao
P.S.: mi ci accaloro… sono una donna mancata
Sai che ti scrivo? Latte di capra, è un ottimo rimedio.
Io avevo il compleso delle tette normali e nessuna preoccupazione riguardo al futuro allattamento, quindi la debacle è stata, come dire, una spiacevole sorpresa.
Io non me la prenderei.
Primo allattamento, nevrosi, pesate continue, prima, durante e dopo, latte sparito dopo due mesi, svezzamento selvaggio a tre mesi e mezzo.
Secondo allattamento, testardaggine e minore preoccupazione, pupo attaccato otto volte al dì, un anno di latte e svezzamento soft.
Stanno bene tutti e due.
A proposito di domande, a me hanno detto di peggio.
Che begli occhi, è femmina?
No, maschio.
Peccato, che spreco!
Una solo suggerimento: quando sarà il momento, smettere anche col LA e passare al vino bianco. Il latte, con le cozze, fa schifo.
Io le do un consiglio solo, che le sarà utile assai (sappia che l’allattamento è solo il primo di una serie di potenziali drammi esistenziali: ci sono poi i denti, il camminare, l’educazione al vasino, il ciuccio sì ciuccio no, il dormire nel lettone e via e via fino al problema se comprargli o no il motorino). Non segua NESSUN consiglio. Di nessuno: né medici, né parenti, né amici, né libri. Faccia finta di essere su un’isola deserta, nel Pleistocene, e faccia solo quel che le pare meglio. Dal momento che lei ha già nel suo software di base le competenze per fare la mamma e crescere un figlio, non le serve null’altro. Inventi, andrà tutto perfettamente bene.(Liberissima di non seguire nemmeno questo consiglio, com’è ovvio)
Grazie. L’unica cosa a cui mi sento preparata è il motorino: gli do il mio.
ti chiederà il suv, per allora.
Sì, lo so, guarderà il Liberty e mi riderà in faccia.
Gli dica fin d’ora che il Suv si regala solo ai bambini bravi che bevono tutto il latte adattato, all’ora giusta, la cacca la fanno prima della poppata e non prima e dopo e non hanno mai le coliche e non piangono mai e i denti li mettono tutti in una volta, serenamente e senza metterla giù dura.
Anche quelli del giudizio, possibilmente.
Questo qui fa la cacca prima e dopo il bagnetto e durante la poppata di tisana. Dopo è felice. Un po’ anch’io.
(come sono messa?)
Latte artificiale a garganella.
sei un mito. tutto quello che ho sempre pensato nell’ultimo anno sta scritto qui. ti adoro
lisa